Spezie del Kenya


Spezie del Kenya
Spezie del Kenya

Fin dai tempi dei primi sbarchi sulle coste del Kenya, questo è stato uno dei regni delle spezie. Un tempo erano ancora più preziose perché servivano a conservare gli alimenti, come il sale.

Oggi molte delle spezie che utilizziamo a Malindi e dintorni, purtroppo provengono dall'oriente, ma la cucina swahili non ne può fare a meno.

Impariamo a conoscere le tante varietà disponibili, le infinite possibilità di utilizzo in cucina e le loro incredibili proprietà salutari.

Zenzero
Zenzero

GINGER (Zenzero)

Ricco di proprietà, lo Zenzero (Zingiber officinale Roscoe), conosciuto anche con il nome inglese Ginger, è una pianta erbacea perenne, alta circa 90cm e appartenente alla famiglia delle Zingiberacee.

La pianta del Ginger presenta un fusto sotterraneo, formato da un rizoma ramificato da cui nascono i fusti vegetativi.



La parte medicinale dello zenzero è proprio il rizoma (che la maggior parte delle persone lo chiama erroneamente radice), ricco di olio essenziale, gingerina, zingerone, resine e mucillagini.

Originario dell’India e della Malesia, lo Zenzero si sviluppa meglio in posti tropicali (con alte temperature e umidità elevata).

Lo Zenzero contiene acqua, carboidrati, proteine, amminoacidi, diversi sali minerali tra cui manganese, calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, ferro e zinco, vitamine del gruppo B, vitamina E e olio essenziale. Questa spezia gode di tantissime proprietà curative.

Grazie alle sue proprietà, lo zenzero è usato tradizionalmente come digestivo e amaro-tonico. Studi scientifici hanno dimostrato una reale efficacia dello zenzero contro la nausea, in particolare è molto apprezzato in caso di nausea da gravidanza, mal d’auto e mal di mare.

Lo zenzero fa bene a tutto l’apparato digerente ed è molto utile anche contro la gastrite e ulcere intestinali.

I principi attivi dello zenzero infatti sono molto efficaci contro l’Helicobacter pylori, il batterio responsabile proprio delle ulcere allo stomaco. Inoltre lo zenzero stimola la digestione, combatte la diarrea e aiuta l’eliminazione dei gas intestinali. Stimolante del sistema immunitario, lo zenzero è da millenni utilizzato dalle popolazioni asiatiche per combattere raffreddore e febbre.

È un valido aiuto anche contro tosse e catarro.

Grazie alle sue proprietà antisettiche e antinfiammatorie inoltre, lo zenzero è di grande aiuto anche in caso di infiammazioni alla gola (faringite, laringite, ecc..). grazie alle sue spiccate proprietà antinfiammatorie, allevia il mal di testa, riduce efficacemente i dolori articolari e muscolari e allevia le infiammazioni di stomaco ed esofago.

Per questo si è guadagnato dalla medicina naturale l'appellativo di "cortisone naturale".

Il rizoma di zenzero inoltre è un buon anticoagulante e come tale contribuisce a ridurre la formazione di coauguli nelle arterie, diminuisce la pressione arteriosa e infine abbassa i livelli di colesterolo nel sangue.

 

Vedi anche: Ginger bianco keniota

 

Cardamomo
Cardamomo

CARDAMOMO

Il cardamomo è una spezia conosciuta fin dai tempi dei greci e dei romani, che lo utilizzavano per produrre profumi, ed è attualmente nota come la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia.

Quello trovabile sulla costa keniota arriva prevalentemente dalla Tanzania, grande produttore in concorrenza con l'oriente.


I frutti del cardamomo sono piccoli baccelli ovali (capsule) di circa 1 cm di lunghezza, di colore verde pallido contenenti tanti piccoli semi di colore marrone-nero. I semi vengono solitamente macinati e utilizzati come spezia, ma poiché perdono rapidamente il loro aroma vengono commercializzati gli interi baccelli essiccati.

In generale le caratteristiche di questa spezia sono stimolanti grazie alla presenza di una sostanza chiamata cineolo, in grado di agire sul sistema nervoso centrale. Il cineolo ha proprietà antisettiche, è utile nel mal di gola, nella faringite e nei disturbi respiratori. La polvere ricavata dai semi può avere un effetto stimolante e antidepressivo, se la si assume bollita. Il cardamomo può essere inserito anche nella dieta e tra i rimedi naturali per accelerare il metabolismo e far dimagrire.

Ha grandi proprietà e con curcuma e zenzero è ingrediente del curry, tipico condimento indiano.

In caso di mal di stomaco e singhiozzo l'essenza di cardamomo è in grado di favorire la digestione e rilassare il diaframma. Per evitare il gonfiore addominale causato da alcuni cibi, come i cavoli, i cavolfiori, i broccoli, i legumi, le verdure cotte in genere, si possono mettere alcuni semi (3 o 4,) durante la cottura dei cibi, senza che ne sia particolarmente alterato il sapore.

Un infuso di cardamomo può essere utilizzato per sciacqui per rendere gradevole l'alito, oppure masticarne qualche baccello dopo un pasto pesante, per favorire la digestione e profumare l'alito. Per sfruttare le proprietà benefiche del cardamomo possiamo anche fare delle semplici infusioni da respirare con un asciugamano sulla testa per liberare le vie aeree. Una sorta di aerosol domestico.

 

Curcuma
Curcuma

CURCUMA

È una spezia originaria del sub-continente indiano, presente sulle coste africane dell’oceano indiano già nel 1300 e portata in Europa dagli inglesi nei secoli scorsi. Il suo nome è turmeric (in sanscrito “terra interessante”), ma è più conosciuta come curcuma. Deriva da una pianta erbacea della famiglia Zinziberacee.

Dalle radici opportunamente lavorate si ricava una polvere dal colore giallo arancio molto intenso (simile allo zenzero) che fa parte delle spezie che compongono il curry.


Da oltre 2000 anni è usata non solo in cucina, ma anche come ornamento e cosmetico. Inoltre è apprezzata per gli effetti benefici sulla salute.

La curcuma è uno degli ingredienti base della cucina asiatica: si ricava dall'omonima pianta erbacea di colore giallo ocra ed è utilizzatissima in India da più di 5 mila anni. Viene detta anche zafferano delle indie proprio per la sua zona di origine e possiede numerose proprietà e benefici che vanno dall'utilizzo come colorante fino alla medicina, oltre all'insaporire i cibi ed essere uno degli ingredienti base del curry.

La curcuma è una vera "polvere magica". Contiene un composto, la curcumina, che è in grado di svolgere un'azione antiossidante molto potente per il nostro corpo, tanto che numerosi studi condotti da diverse università ed esperti hanno dimostrato che questa speciale protezione è anche un valido alleato nella lotta contro i tumori nei paesi asiatici, infatti, l'incidenza delle forme tumorali più comuni è molto più bassa rispetto al resto del mondo e ciò può essere spiegato anche con l'uso di molte spezie, tra cui la curcuma nelle preparazioni dei cibi.

Tra le proprietà della curcuma, oltre a quelle antitumorali, si annoverano anche quelle del controllo negli zuccheri del sangue, il che rende questa spezia molto efficace nel controllo del diabete di tipo 2. La curcuma regolarizza la circolazione sanguigna ed è molto indicata nel recupero post-ictus, inoltre è considerata uno dei cibi maggiormente depurativi per l'organismo. La curcuma è anche un ottimo antinfiammatorio in grado di alleviare anche i dolori cronici, e stimola il sistema immunitario. Diversi studi hanno dimostrato che assumere curcuma due volte alla settimana aiuta a proteggere dalle malattie neurodegenerative come l’alzheimer. Sembrerebbe l'ingrediente perfetto e molti potrebbero essere già in procinto di aggiungerne ingenti quantità nei propri cibi, ma la curcuma ha anche delle controindicazioni ed è bene conoscerle: non bisogna superare le dosi consigliate giornaliere, tra i 400 e gli 800 milligrammi, e gli effetti collaterali sono principalmente distrubi intestinali come diarrea, flatulenze e nausea. Chi assume farmaci anticoagulanti dovrebbe limitare il consumo di curcuma, perché la curcumina può interferire con i medicinali, aumentando il rischio di emorragie. Anche chi soffre di calcoli biliari dovrebbe evitare di consumarla troppo spesso.

 

Cumino
Cumino

CUMINO

Il Cumino è una delle spezie più popolari del mondo e cresce in tutti i continenti. Deriva da una pianta erbacea (Cuminum cyminum) dalle foglie lunghe anche 10 cm e disposte a pettine, che ha origini antichissime.

I semi del cumino sono praticamente simili a quelli del finocchio o dell’anice. Presentano una forma oblunga più piccolina e sono di colore marroncino scuro.

I suoi principali componenti sono: il sodio, il potassio, le fibre e gli zuccheri, i grassi e le proteine.

I semi apportano ai cibi un retrogusto particolare e leggermente piccante ed è possibile utilizzarli nella preparazione di zuppe, stufati o verdure.

Le proprietà benefiche del cumino sono molte. Oltre al gusto saporito esso apporta benefici salutari non indifferenti sia al corpo che alla mente.

Tanto per cominciare esso è una ricca fonte di ferro: un componente essenziale negli enzimi metabolici e digestivi, come nella famosa emoglobina.

Ciò si ripercuote in un ottimale digestione, ossigenazione dei tessuti, produzione di energia e corretto mantenimento del sistema immunitario. Il cumino attiva alcuni enzimi pancreatici utili alla digestione ed alla assimilazione delle sostanze nutritive, e degli enzimi dediti alla disintossicazione dei radicali liberi e di altre sostanze potenzialmente tossiche. 

Se ne suggerisce l’uso in cucina anche a coloro che soffrono di asma o artrite o di malattie renali.

Inoltre, alcuni studi scientifici, sembrano assegnare al cumino anche delle proprietà anti-cancerogene, specialmente per problematiche relative allo stomaco.

Anche la mente trae beneficio dalle proprietà del cumino.

Aiuta a migliorare la nostra memoria; ad innalzare i livelli di concentrazione; a mitigare l’insonnia e regalare un riposo migliore. In passato l'unione di cumino e miele era ritenuta portentosa: rappresentava un rimedio naturale contro le amnesie, ma anche la ricetta di un potente afrodisiaco di origine araba.

Esso innalza il calore corporeo, aumentando la spesa metabolica complessiva del corpo. L’organismo brucia più calorie del solito e, se non ne trova in circolo, va a prenderle direttamente dai depositi adiposi, che ci aiuta in questo modo a sciogliere. Sono 375 le calorie per ogni 100 grammi di cumino.

La scienza alimentare ha registrato che il cumino migliora del 25% la capacità del corpo di disfarsi del grasso in eccesso, colpendo in modo particolare la zona addominale.

Funziona meglio se assunto assieme ad altre spezie come il finocchietto, l’anice, la senape e lo zenzero.

Il cumino lavora anche da stimolante per il processo digestivo. Il cibo, sarebbe meglio dire gli scarti, vengono spinti più velocemente verso l’uscita e ciò diminuisce il loro tempo di permanenza all'interno del colon, con tutte le conseguenze positive in termini di esposizione a sostanze tossiche e possibilmente cancerose.

Un'ottima tisana da bere a fine pasto per favorire la digestione può essere preparata con i semi di questa preziosa spezia, un pizzico di finocchio e un po' di menta, molto utile anche contro la tosse.

Masticare semi di cumino aiuterebbe a combattere l’alitosi e stimolare l’appetito.

L'olio di cumino, infine, è perfetto per massaggi e impacchi, stimola la circolazione ed esercita un'azione disinfettante sulla pelle.

 

Cannella
Cannella

CANNELLA

La cannella o cinnamomo è un albero sempreverde della famiglia delle Lauracee, originario dello Sri Lanka ma largamente diffuso in tutto l’Oriente. Oggi viene coltivato anche in Tanzania.

La cannella era conosciuta già dai tempi più antichi, basti pensare che viene citata nella Bibbia, nel libro dell’Esodo. I greci la usavano come digestivo e gli egizi per imbalsamare i defunti.

 

A differenza di altre droghe da cucina, la spezia non si ricava dal seme o dal frutto bensì dal fusto e dai ramoscelli che, una volta liberati del sughero esterno vengono trattati, arrotolati in cilindri multistrato ed essiccati assumendo il classico aspetto di una pergamena color nocciola. La cannella può essere venduta in questa forma oppure in polvere. La qualità della cannella dipende esclusivamente dall'età dei rami da cui si ricava, un’età giovane corrisponde ad una migliore qualità.

È una spezia dal sapore leggermente piccante, impreziosito da sfumature dolciastre, l’aroma secco e pungente ricorda quello dei chiodi di garofano e si accompagna a note pepate.

Nella cucina, la cannella trova spazio in molte preparazioni dolciarie dalla pasticceria secca, al goloso strudel di mele e ai dolci al cucchiaio come la crema catalana .

È un ingrediente insostituibile dei vari vini speziati.

Qui in Kenya ne viene messo un pizzico nel famoso Masala chai (Hindi: मसाला चाय, letteralmente: "Tè speziato misto" Urdu: مصالحہ چاےٴ) o semplicemente Chai è un tè aromatizzato indiano ricavato dal tè nero con una miscela di spezie ed erbe indiane. La mistura di spezie, chiamata karha, usa una base di zenzero e semi di cardamomo verdi, ma si aggiunge talvolta anche anice, cannella, semi di finocchio, pepe e chiodi di garofano. Viene chiamato Chai latte quando il tè nero viene servito con spezie e abbondante latte.

Questa spezia ha un potere antiossidante tra i più elevati. Usata tradizionalmente contro le infreddature e come antibatterico le viene oggi riconosciuta scientificamente la capacità di abbassare il colesterolo e i trigliceridi nel sangue contribuendo così ad alleviare i disturbi dell’ipertensione, inoltre esercita una funzione antisettica su disturbi dell’apparato respiratorio. Studi recenti hanno dimostrato come la cannella aiuti a regolare la percentuale di zuccheri nel sangue venendo così in aiuto di diabetici e iperglicemici.

La medicina Ayurvedica e quella cinese la usano per i problemi mestruali, nel trattamento delle febbri, in alcuni disturbi intestinali (contribuisce a rallentare l’attività di fermentazione e lievitazione intestinale che provocano gonfiore, flatulenza e cattiva digestione) e per i problemi legati al freddo in quanto ha un effetto riscaldante. La cannella è un antisettico naturale in grado di combattere ed eliminare funghi, virus e batteri. A questa spezia viene anche riconosciuto un effetto stimolante ad ha quindi la proprietà di alleviare gli stati di spossatezza derivanti da malattie come l’influenza e la dissenteria.

L’uso della cannella è anche consigliato come disinfettante infatti, in caso di ferite sulla pelle dopo averle pulite, le si possono cospargere con polvere di cannella. Le controindicazioni della cannella sono legate soprattutto ad un uso eccessivo, essa contiene una sostanza, la cumarina, che se assunta in dosi elevate può essere tossica per fegato e reni.

Non meno importante, è stato recentemente scoperto che l’olio estratto dalle foglie di cannella è in grado di uccidere le larve di zanzara, ancor meglio degli attuali pesticidi. Questa scoperta potrebbe essere utilizzata per la realizzazione di lozioni con effetti repellenti nei confronti delle zanzare oltre ad aprire la strada verso l’invenzione del primo pesticida biologico.